Le visite specialistiche sono un argomento che interessa tutti i lavoratori ma in cosa consistono?  Noi di  Studio LARS  faremo chiarezza su esso, dal momento che parliamo di particolari visite mediche che il medico competente incaricato, nello svolgimento delle sue funzioni, è tenuto a far eseguire a quei lavoratori esposti ai così detti rischi speciali.

Ancora una vota, è l’ articolo 176 del D. Lgs. 81/08 o Testo Unico sulla sicurezza sul Lavoro ad illuminarci.  La sorveglianza sanitaria prevede alcune tipologie di visite, finalizzate a stabilire la presenza o meno di alcuni pericoli per la salute dei lavoratori, per cui non ci resta che  parlarne insieme.

Elettrocardiogramma

Tra gli esami specialistici, noi di Studio LARS citiamo l’elettrocardiogramma (ECG) consiste nell’applicazione di alcuni elettrodi sulla zona cardiaca e sugli arti. A questo punto, esistono due tipi di elettrocardiogramma, quello a riposo e quello sotto sforzo.  Il primo si effettua con il paziente in posizione supina e a torace scoperto, mentre il secondo durante lo svolgimento di un esercizio fisico di una certa intensità..  Abbiamo una terza modalità, chiamata holter, che consente di raccogliere informazioni sull’attività cardiaca mentre il paziente svolge le sue attività quotidiane.  In essa, il dipendente non deve far altro che indossare per 24 ore gli elettrodi e segnare su un diario le attività svolte e a che ora, in modo che poi i medici possano comprendere come si comporta il cuore a fronte di sforzi diversi.

L’elettrocardiogramma mira a:

  • evidenziare la presenza di aritmie nel paziente asintomatico;
  •  rilevare anche patologie cardiache silenti che possono portare, se ignorate, anche alla morte improvvisa;
  • monitorare la salute dell’apparato cardiovascolare sia in situazioni di riposo sia in condizioni di sforzo.

Spirometria

Tra le visite mediche specialistiche in azienda, noi di Studio LARS citiamo la spirometria, cioè l’esame della capacità respiratoria del lavoratore. Essa, in ottemperanza con l’art. 41 del testo Unico sulla Sicurezza il D. Lgs. 81/08, ha il compito di stabilire l’idoneità o meno di un lavoratore ad una particolare mansione lavorativa.

La spirometria, nel corso della visita medica in azienda, serve a stabilire la capacità polmonare e lo stato di salute del sistema respiratorio di un paziente.

 

L’esame spirometrico è molto semplice. Dopo aver raccolto i dati anagrafici, in particolare peso e altezza, e la storia clinica,  il medico competente applica al paziente uno stringinaso al fine di ottenere il massimo sforzo possibile nella esecuzione del test e viene richiesto di soffiare almeno 3 volte attraverso un boccaglio monouso, stretto tra le labbra, collegato con un tubo flessibile allo spirometro. Lo spirometro è connesso a un computer che riproduce e stampa le curve flusso-volume. L’esame è indolore e dura circa 10 minuti. È molto importante sapere che l’uso di farmaci broncodilatatori dovrebbe essere sospeso almeno 12 ore prima dell’esame.

 

Il risultato di questo test permette allo specialista di stabilire il livello di salute dell’intero sistema respiratorio. I risultati che possono essere emessi da questo test sono i seguenti:

  • normale, nel caso in cui le vie respiratorie siano libere e perfettamente funzionanti;
  • ostruita, nel caso in cui vengano rilevati problemi di respirazione;
  • restrittiva, nel caso in cui venga rilevato un flusso respiratorio inferiore alla media;
  • mista, quando si presentano i problemi relativi alla condizione ostruita e restrittiva contemporaneamente.

Questa particolare visita specialistica in azienda è molto importante in tutti quei casi in cui i lavoratori vengono esposti a materiali fini o polveri che possono danneggiare le vie respiratorie.

 

Visiotest

Il Visiotest è quella particolare visita specialistica  che il medico competente è tenuto fare per tutti coloro che rientrano nella così detta categoria dei videoterminalisti, ossia coloro che lavorano con un monitor o video terminale. Vengono considerati lavoratori soggetti ai rischi speciali così come definiti dall’art. 176 del D. Lgs. 81/2008.

Il medico  competente rileva i rischi relativi a:

  • potenziali danni alla vista e agli occhi;
  • potenziali rischi legati all’apparato muscolare e scheletrico del lavoratore.

L’obiettivo di queste visite è quello di stabilire l’idoneità o la non idoneità del lavoratore alle mansioni che prevedono l’utilizzo di videoterminali. In questo caso il medico competente utilizza il  Visiotest, cioè uno speciale strumento che permette, con un solo esame, di valutare i parametri base legati all’utilizzo della vista,  misurando e monitorando eventuali danni causati dall’utilizzo dei videoterminali in azienda.

La legge precisa che il datore di lavoro è obbligato a  fornire gli strumenti di correzione ottica, nei casi stabiliti dalla norma, per quei lavoratori che ne abbiano necessità a seguito di un accertamento durante le visite mediche specialistiche in azienda. Tutti i tipi di visite specialistiche legate alla sicurezza sul lavoro e relativi oneri economici, sono a totale carico del datore di lavoro,   che non può, in alcun caso, chiedere contributi in denaro ai dipendenti che le devono svolgere.

 

 

 

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