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Maggio 31, 2024Il Governo, nel 2023, proprio per cercare di porre un freno agli infortuni sul lavoro che, in parecchi casi, si traducono nel decesso dei lavoratori, ha deciso di intervenire e lo ha fatto apportando una serie di importanti modifiche al Testo Unico della sicurezza su lavoro, ossia al famoso D.Lgs. n. 81/2008 .
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto Lavoro (D.L. n. 48/2023), sull’aspetto prevenzione, sono state apportare novità importantissime, di cui, noi dello Studio LARS abbiamo deciso di parlarvi, in modo che non cadano nel dimenticatoio. Per una questione meramente esemplificativa, le abbiamo riassunte in questi punti salienti:
- l’obbligo di nomina del medico competente e l’estensione della sorveglianza sanitaria anche nei casi individuati dalla valutazione dei rischi
- l’estensione degli obblighi di tutela a favore dei lavoratori autonomi e dei componenti dell’impresa familiare che, adesso, sono sottoposti alle disposizioni del titolo IV (cantieri mobili e temporanei), fermo restando che le attrezzature di lavoro devono essere utilizzate secondo quanto previsto dal titolo III ;
- il medico competente deve adesso richiedere al lavoratore la cartella sanitaria rilasciata dal precedente datore di lavoro e deve tenerne conto ai fini della formulazione del primo giudizio di idoneità dopo l’assunzione
- il medico competente, in caso di suo impedimento per gravi motivi, deve comunicare per iscritto al datore di lavoro il nome di un suo sostituto in possesso dei previsti requisiti per l’esercizio della funzione in sua assenza.
Altre significative novità relative all’aspetto sanzionatorio
Queste non sono le uniche novità previste dall’intervento del nostro Esecutivo, in modo da prevenire gli infortuni, anche dall’esito infausto, sul posto di lavoro. Tra le altre novità introdotte, troviamo le seguenti:
- il datore di lavoro che usi personalmente attrezzature che richiedano conoscenze o responsabilità particolari, deve provvedere alla propria formazione e al proprio addestramento, fermo restando i casi in cui deve possedere l’abilitazione, pena un’apposita sanzione che prevede l’arresto da 3 a 6 mesi o l’ammenda da 3.071,27 a 7.862,44 euro a carico del contravventore
- gli enti pubblici e privati devono condividere con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e rendere accessibili anche alla Guardia di Finanza i dati in loro possesso sui fattori di rischio riguardanti la salute e sicurezza del lavoro, di lavoro irregolare e di evasione od omissione contributiva;
- è istituito un fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni occorsi durante i percorsi di alternanza scuola-lavoro, che deve essere coerente con il corso di studi seguito nonché avvenire presso imprese iscritte al relativo registro istituito presso il Ministero dell’istruzione e che abbiano aggiornato il proprio DVR con una sezione specifica relativa alle misure di prevenzione e ai DPI da adottare nei confronti degli studenti;
- è istituita una tutela assicurativa sperimentale per studenti e docenti impegnati in attività formative;
- nella Regione Sicilia e nelle Province autonome di Trento e Bolzano l’INL potrà impiegare proprio personale ispettivo anche per svolgere funzioni di polizia giudiziaria in materia di salute e sicurezza del lavoro.
L’inasprimento delle sanzioni a carico del contravventore è, senza ombra di dubbio, uno degli aspetti focali dell’intervento normativo.
La legge n.85/2023
La Legge n. 85/2023, approvata il 3 luglio 2023, dunque di recente, nemmeno un anno fa, è una legge introduttiva di importantissime novità, volte proprio a tutelare normativamente i lavoratori, sia in termini di salute, che di sicurezza, nei luoghi di lavoro, proteggendoli il più possibile, affinché la triste mattanza, all’ordine del giorno, riportataci dalla cronaca, conosca una battuta d’arresto. Con questa legge, i lavoratori sono maggiormente protetti, come noi di Studio LARS vi abbiamo fatto capire nella prima parte del nostro articolo.
L’obbligo di nominare il medico competente e la valutazione dei rischi, previsti dalla legge 85/2023, servono a prevenire potenziali malattie professionali e incidenti, creando un ambiente lavorativo più conforme alle norme di sicurezza e non è tutto, in quanto la legge 85/2023, avendo come aspetto cruciale la riforma della formazione dei lavoratori, contrasta l’uso di falsi attestati e promuove una cultura della prevenzione e della sicurezza.
Nell’importante intervento normativo vi è un incremento dei soggetti abilitati per le verifiche periodiche delle attrezzature e questo si traduce in un aumento della flessibilità e dell’efficienza nell’assicurare l’integrità di tali strumenti di lavoro. E’ importante , anzi, oseremmo dire essenziale, che i lavoratori siano addestrati nell’uso di attrezzature particolari. Il datore di lavoro è direttamente responsabile della formazione dei propri dipendenti.
La Legge n. 85/2023 è un passo significativo verso una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori e una maggiore sicurezza sul posto di lavoro. Per contrastare le irregolarità prevenzionistiche, riscontrate dal personale ispettivo sui luoghi di lavoro, seppur non introdotto di recente, vi è il provvedimento cautelare di sospensione dell’attività imprenditoriale previsto dall’art. 14, del D.Lgs. n. 81/2008, che può essere adottato dal personale ispettivo del NIL; dal personale delle Aziende sanitarie locali; dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco.